venerdì 21 ottobre 2011

LE NOTTI SEMBRAVANO DI LUNA

LAURA BOSIO


Caterina Guerra ha dieci anni e un sogno: correre in bicicletta come i campioni del Giro . Vive nell’ Italia del boom , in una piccola città di pianura vicino a un fiume. Ma lei non sa che in quel periodo per le donne è quasi impossibile diventare corridori . O forse preferisce ignorarlo perché solo in sella si sente davvero felice . L’ appartamento in cui abita , angusto e periferico , è aperto su cortili , cantine orti e strade che portano al fiume e che rappresentano la sua via di fuga . Di fronte alla casa c’è la fabbrica dove suo padre lavora come caporeparto : un lavoro di cui è orgoglioso ma che non lo rallegra . La sera Caterina lo vede mentre si sfoga facendo solitari comizi dal balcone di casa . Nemmeno l’ ambiente familiare sembra rasserenarlo , soprattutto a causa della moglie : bella , inquieta , ambiziosa , eccessiva in tutto . La vita della bambina e della sua famiglia continua apparentemente sempre uguale fino a che , nell’ estate del 1964 , un evento interrompe quel mondo prodigioso e crudele , insieme al sogno di Caterina di diventare corridore

Piccola premessa , mi ha colpito l' immagine della copertina per prima cosa , poi leggendo la trama ancora di più . L' atmosfera ricorda molto quella di Acciaio ,per ilperiodo e altro . La narrazione un pò stramba , con quei dialoghi dell' autrice che non capisci a chi si rivolga comunque non male
voto7

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