giovedì 30 giugno 2011

UNA VITA ALLO SBANDO


ANNE TYLER



Evie Decker non ha senso del ritmo e nutre ben poco interesse per la musica. Eppure, all'epoca del rock and roll, anche a una timida e goffa adolescente di provincia può capitare di innamorarsi di un cantante - o aspirante tale -, Drum Casey. Lo sente parlare alla radio, lo segue ai concerti, va ad ascoltarlo nel locale di periferia dove si esibisce e finalmente, stanca della propria invisibilità, compie un gesto estremo che le guadagna la sua attenzione. E il suo amore. Ma se il sentimento di Evie è autentico e profondo, spassionato fino all'abnegazione, quello di Drum non è che un'egoistica ricerca di conferme. Non riesce a tenere il passo con la vita, immobile nel proprio egocentrismo, mentre Evie al suo fianco cambia e cresce. Partendo dalla ribellione adolescenziale, attraverso le responsabilità di una tormentata relazione di coppia, Evie raggiunge la maturità: scopre il coraggio delle proprie scelte e trova un'identità adulta. In questo romanzo dall'ambientazione molto caratteristica - la provincia americana degli anni Sessanta - incontriamo due personaggi universali, attualissimi perché fuori dal tempo.
Veramente scrito bene , scorrevole , mi è piaciuto molto ,,

Un libro divertente , in effetti molto attuale .. voto 8


CIOCCOLATA DA HANSELMANN


ROSETTA LOY

Questa storia occupa gli anni del secondo conflitto mondiale, e si spinge un pò più in là dopo la sua fine. Due amori e due donne: due sorelle cresciute nella religione cattolica, figlie della stessa madre e innamorate dello stesso uomo. Un giovane scienziato ebreo, ospite nella loro casa. Ma Arturo è un ebreo sui generis. Non si adatta al suo ruolo di ospite. Non vuole sentirsi un uomo in fuga. Respinge la pietà che così facilmente viene regalata a chi accetta di sentirsi vittima. Chiede altri segni, altre prove d'amore.

Mi ha stancato , un libro che per capire il titolo si deve arrivare all’ ultima riga . Non mi è piaciuto per niente , la descrizione di queste persone che , nonostante i problemi della guerra , tranquillamente sciavano e si divertivano .Una visione solo di come i benestanti vivenano felici , una storia confusa in cui per capire chi sono i personaggi bisogna rileggere varie volte . Mi ha feregato una volta ma adesso basta


Voto 4


martedì 28 giugno 2011

IL LINGUAGGIO SEGRETO DEI FIORI

VANESSA DIFFENBAUGH

Victoria ha paura del contatto fisico. Ha paura delle parole, le sue e quelle degli altri. Soprattutto, ha paura di amare e lasciarsi amare. C'è solo un posto in cui tutte le sue paure sfumano nel silenzio e nella pace: è il suo giardino segreto nel parco pubblico di Portero Hill, a San Francisco. I fiori, che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città, sono la sua casa. Il suo rifugio. La sua voce. È attraverso il loro linguaggio che Victoria comunica le sue emozioni più profonde. La lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, la rosa bianca per la solitudine. Perché Victoria non ha avuto una vita facile. Abbandonata in culla, ha passato l'infanzia saltando da una famiglia adottiva a un'altra. Fino all'incontro, drammatico e sconvolgente, con Elizabeth, l'unica vera madre che abbia mai avuto, la donna che le ha insegnato il linguaggio segreto dei fiori. E adesso, è proprio grazie a questo magico dono che Victoria ha preso in mano la sua vita: ha diciotto anni ormai, e lavora come fioraia. I suoi fiori sono tra i più richiesti della città, regalano la felicità e curano l'anima. Ma Victoria non ha ancora trovato il fiore in grado di rimarginare la sua ferita. Perché il suo cuore si porta dietro una colpa segreta. L'unico capace di estirparla è Grant, un ragazzo misterioso che sembra sapere tutto di lei. Solo lui può levare quel peso dal cuore di Victoria, come spine strappate a uno stelo. Solo lui può prendersi cura delle sue radici invisibili. 
Un libro tenero e dolce , una storia che fa riflettere

AL LUPO AL LUPO

KARIN FOSSUM
In un tranquillo paesino norvegese due genitori, vedendo la loro bimba placidamente addormentata nella carrozzina, decidono di lasciarla sul retro della casa a finire il sonnellino. Ma quando tornano fuori per vedere se si è svegliata si trovano di fronte a uno spettacolo atroce: il corpicino è immerso in una pozza di sangue. La disperata corsa in ospedale ha un epilogo sconcertante: la piccola è illesa, non ha nemmeno un graffio. Lo scherzo di un folle? L'ispettore Sejer, chiamato a indagare, ha un brutto presentimento, e infatti quella stessa sera trova un biglietto sotto la porta: L'inferno comincia adesso. Le macabre burle continuano per tutta l'estate: un malato terminale riceve la visita dei becchini; una madre viene convocata all'ospedale per un presunto incidente della figlia; una ragazzina con la passione dei conigli se ne ritrova uno di peluche crocefisso sulla porta; un'altra viene aggredita e umiliata. E ancora, e ancora. La gente è confusa, turbata, e nell'animo di ciascuno comincia a nascere un'oscura inquietudine. Pazientemente, Sejer tesse il filo che collega ogni episodio, arrivando a tracciare un identikit dell'anonimo attentatore. Ma ormai il clima di insicurezza ha scatenato forze inarrestabili e il lupo, tante volte evocato, è piombato sul gregge...
Devo dire che mi aspettavo qualcosa di piu' giallo , ma mi sono trovata davanti a una delusione completa . Legggibile velocemente , all inizio uno pensa e' lui il colpevole .. invece .. tutto psicologia del personaggio comunque voto 7

lunedì 27 giugno 2011

LA MEMORIA DEL FIUME

GREG ILES
II delta del Mississippi, a pochi chilometri da New Orleans, è un posto inquietante. La palude tiene celati agli uomini i suoi segreti e i suoi orrori. Tra questi, l'assassino che - senza un legame apparente - ha ucciso sei uomini in età avanzata, lasciando su di loro segni di morsi spaventosi e una minacciosa scritta tracciata con il sangue: "II mio lavoro non è mai finito". L'FBI e il Dipartimento di Polizia di New Orleans decidono di contattare Catherine "Cat" Ferry, celebre dottoressa specializzata in odontoiatria, che già in passato aveva collaborato ad alcune indagini. Ma Catherine non è un personaggio facile: è una donna che ha avuto un'infanzia tormentata, segnata dagli abusi sessuali, con una madre assente e un padre violento e morboso, ucciso in circostanze mai chiarite quando lei era bambina, e tuttora Cat paga le conseguenze del suo passato. Ha smesso di tentare il suicidio e di drogarsi, ma non ha smesso di bere, ed è in cura da uno psichiatra, che la sta aiutando ad affrontare le ombre che albergano dentro di lei, proprio nei giorni in cui viene chiamata per contribuire alla ricerca dell'assassino della palude. Inizia così per Catherine una doppia indagine: quella ufficiale e quella, molto più personale e dolorosa, nel suo passato, nella sua infanzia violata. Sarà un viaggio faticoso e crudele nella memoria, un passo alla volta, fino al giorno della morte del padre, fino alla più difficile delle domande: fu un brutale omicidio o un atto di giustizia?
Un thriller ingarbugliato .. mi sono un pò stancata del genere
voto 6

sabato 25 giugno 2011

ADDIO TENENTE COLOMBO

ROMA - La rete televisiva americana Cbs, citando la radio Knx di Los Angeles, ha annunciato la morte dell'attore americano Peter Falk, 83 anni, noto al grande pubblico per la sua interpretazione del tenente Colombo, ruolo che gli valse 4 Emmy.

Falk è morto nella notte nella sua casa di Beverly Hills. Malato da tempo di Alzheimer, l'attore, nato a New York il 16 settembre 1927, era stato proprio a causa della sua malattia che lo aveva privato delle proprie facoltà mentali, al centro di una battaglia legale tra la figlia Catherine e la seconda moglie Shera, causa vinta da quest'ultima.

Dal 1968 e per dieci anni fu il protagonista della fortunatissima serie televisiva del tenente Colombo (Columbo nella versione americana), il detective italo-americano con l'impermeabile eternamente stazzonato e il sigaro in bocca, il caratteristico sguardo dovuto a un'intervento di asportazione di un bulbo oculare all'età di soli tre anni. La sua unica arma era un taccuino malridotto, sul quale prendeva appunti in continuazione, da discutere eventualmente con l'amatissima quanto misteriosa moglie, mai vista comparire. Falk fu però solo la terza scelta della produzione, dal momento che i primi episodi (il primo in assoluto vide la regia di un certo Steven Spielberg) furono interpretati da Bert Freed e Thomas Mitchell.

Falk aveva iniziato sul piccolo schermo la sua carriera, segnata tra l'altro dalla partecipazione, tra le altre, alle serie Ai confini della realtà, Alfred Hitchcock presenta, Gli intoccabili.

Sul grande schermo Peter Falk si segnalò per il suo ruolo in Angeli con la pistola, il film del 1961 interpretato da Glenn Ford e Bette Davis, Questo pazzo, pazzo, pazzo mondo (1963), Italiani brava gente (1964), La grande corsa (1965), Lo sbarco di Anzio (1968), Una moglie con Gena Rowlands (1974), Quando passi da queste parti e Invito a cena con delitto (1976), Una strana coppia di suoceri (2007) e, nel ruolo di se stesso, Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders (1987).

giovedì 23 giugno 2011

SACRIFICIO

SHARON BOLTON

La decisione di Tora Hamilton di trasferirsi assieme al marito alle isole Shetland non è stata facile. Da medico abituato alla frenesia della vita d'ospedale, si è ritrovata catapultata in una comunità fatta di eterni e immutabili riti e in una natura tanto bella quanto aspra. Una domenica mattina, mentre scava una buca per seppellire un animale domestico, Tora scopre il cadavere di una donna. Il suo corpo, perfettamente conservato dal fondo argilloso, rivela ancora chiaramente la cavità che qualcuno, forse il suo assassino, le ha praticato nel petto per strapparle il cuore. Sulla schiena, incisi a sangue, tre simboli runici. L'autopsia, condotta in assenza di medico legale da Tora stessa, svela un altro agghiacciante dettaglio. La donna, al momento della morte, aveva appena partorito. Chi era la donna? Che macabro rituale si è svolto sul suo corpo? E soprattutto, dov'è il suo bambino? Enigmi che Tora dovrebbe lasciare alla polizia. Non farlo sarà la sua condanna. O forse la sua salvezza. Scorrevole ,anche se in certi punti era incomprensibile

voto 6

domenica 19 giugno 2011

SULLE TRACCE DI MARY


JAMES PATTERSON

Qualche giorno a Disneyland insieme ai figli è quello che ci vuole per il detective dell'FBI Alex Cross, deciso a dedicare alla sua famiglia il tempo che si merita, lontano da ogni problema di lavoro. Una pia illusione: la pace dura solo poche ore, perché una mano omicida ha deciso di colpire proprio in California, a Hollywood, nel tempio delle stelle del cinema. Una mano spietata, che si diverte a descrivere le proprie gesta in agghiaccianti e-mail spedite al Los Angeles Times e firmate Mary Smith, sta uccidendo in maniera efferata attrici madri di famiglia. Una mano che non sembra avere alcuna intenzione di fermarsi. Ma chi è veramente Mary Smith: una fan ossessionata? Un'attrice fallita? O c'è dietro qualcosa di ben più terribile? E soprattutto, si tratta davvero di una donna, come molti indizi sembrano indicare? Mentre gli omicidi si susseguono, sempre più violenti, e sorgono tensioni e contrasti tra l'FBI e il Dipartimento di polizia di Los Angeles, Alex Cross rischia di perdere una delle partite più difficili della sua carriera investigativa...

Mi è piaciuto , scorrevole e si risolve nelle ultime pagine , un finale che uno non si aspetta . nei frammezzi c'è questa Mary Smith che fa capolino che sembra non c'entrare niente ..ma come sempre c'è da arrivare alla fine

lunedì 13 giugno 2011

il bambino di noè

ERIC-EMMANUEL SCHMITT



Belgio , primavera 1945 . Nel collegio orfanotrofio di Villa Gialla i piccoli ospiti sfilano trepidanti davanti a una platea ogni settimana diversa : sperano di essere riconosciuti dai genitori miracolosamente scampati alla guerra, o di trovare una nuova famiglia disposta a adottarli , Fra i bambini c’è Joseph , ebreo affidato alle cure di Padre Pons tre anni prima  per sottrarlo al rischio della deportazione . A Villa Gialla Joseph ha cambiato cognome e ha imparato a conoscere e amare i riti cristiani a cui assiste per non destare sospetti . Ma Padre Pons non vuole che dimentichi le sue origini e gli propone un patto :Tu Joseph farai finta di essere cristiano e io farò finta di essere ebreo , Sarà il nostro segreto. Un mondo intero rischia di scomparire e Padre Pons , come Noè vuole salvarlo. La cripta nascosta sotto la chiesa è la sua Arca e Joseph il bambino che su quella nave piena di tesori e di speranze affronta le acque tempestose della storia Inspirato a una storia vera è un inno ai valori umani dell’ amicizia e della solidarietà




domenica 12 giugno 2011

MA E' POSSIBILE!!!!!

VA BENE .. CAPITA SI CAPITA
IL LIBRO
 "LO SGUARDO DI UNO SCONOSCIUTO "DI KARIN FOSSUM
 E' STATO RISTAMPATO COL TITOLO
 "LA RAGAZZA DEL LAGO "

E' morto l'entomologo Giorgio Celli una vita spesa per l'ambiente

A inizio maggio aveva subito un intervento chirurgico per l'inserimento di by-pass. Il figlio aveva detto: "Sono le terapie che lo tengono in vita". Professore universitario a Bologna, fu europarlamentare e consigliere comunale per i Verdi, volto televisivo di trasmissioni sugli animali e l'ecologia VIDEO "La mia passione per i gatti"
Un mese fa il disperato annuncio del figlio, oggi l'epilogo: l'entomologo Giorgio Celli è morto questa mattina al policlinico Sant'Orsola-Malpighi, dove era ricoverato da tempo. Il suo volto è legato a molte trasmissioni trasmissioni sugli animali e l'ambiente, come "Nel regno degli animali".
Entomologo ed etologo, Celli, che si era laureato nel 1959 in Scienze biologiche, è stato docente universitario all'Alma Mater di Bologna, presso la quale ha diretto l'Istituto di entomologia Guido Grandi. Fu anche scrittore e autore teatrale; nel 1975 ha vinto il Premio Pirandello con l'opera "Le tentazioni del professor Faust". Nello stesso anno ha recitato in un film di Pupi Avati.

L'impegno per l'ambiente era diventato anche una missione politica. Dal 1999 al 2004 è stato europarlamentare e consigliere comunale dei Verdi.

Celli, 76 anni, era stato sottoposto all'inizio di maggio a un intervento chirurgico per l'innesto di "alcuni by pass", come aveva raccontato il figlio Davide. L'intervento era stato reso più delicato dal fatto che Celli era "dializzato da tempo". "Sono le terapie che lo tengono in vita: è attaccato a tanti tubi", aveva detto il figlio un mese fa. "So che sono tutti bravissimi in ospedale e chiedo che facciano tutto il possibile per salvarlo". Ma il miracolo non è riuscito.

Sarà aperta la Camera mortuaria all'ospedale Malpighi martedì dalle 7,30 alle 13,30. Seguirà una commemorazione funebre presso la Cappella di Santa Maria dei Bulgari all'Archiginnasio organizzata dall'Alma Mater Studiorum, alla presenza del Magnifico Rettore Ivano Dionigi

sabato 11 giugno 2011

LA TERAPIA

SEBASTIAN FITZEK


Viktor Larenz è un ricco e brillante psichiatra di Berlino, reso celebre dalle sue frequenti apparizioni televisive. La sua vita però va improvvisamente in frantumi quando la figlia dodicenne Josy, affetta da una malattia sconosciuta, scompare senza lasciare traccia durante una visita nello studio del dottore che l'ha in cura. Viktor la cerca ovunque senza mai rassegnarsi, sacrificando la carriera e il matrimonio. Quattro anni dopo, mentre si trova bloccato su un'isola a causa di una tempesta, l'uomo riceve la visita di un'enigmatica e inquietante scrittrice di libri per l'infanzia, Anna Spiegel. La donna vuole assolutamente entrare in terapia con lui perché in qualche modo è perseguitata dai suoi personaggi, che hanno la capacità di diventare reali. Uno di essi, in particolare, somiglia in modo impressionante a Josy: si tratta di Charlotte, la protagonista del suo ultimo romanzo, che ha gli stessi sintomi della piccola e deve sfuggire a un'identica minaccia. Ma chi è davvero Anna Spiegel? Le sue allucinazioni sono il semplice frutto di una mente schizofrenica o nascondono indizi che potranno aiutare Viktor a risolvere il mistero della scomparsa della sua bambina? "La terapia", opera che ha rivelato Fitzek, è lo psychothriller che ha dato origine a un nuovo genere letterario, conquistando milioni di lettori.
Un libro abbastanza scorrevole che si svolge in due tempi diversi , alla fine però resta molta confusione

martedì 7 giugno 2011

NON CONOSCO IL TUO NOME

JOSHUA FERRIS

Tim è un uomo giovane e attraente, e il passare degli anni sembra avergli donato il fascino luminoso e intenso di un attore di teatro. La moglie Jane conserva intatto il suo amore per lui, e attraverso le piccole difficoltà di ogni giorno il loro matrimonio ha acquisito la forza di un vero legame, complice e sentimentale. Nonostante le lunghe ore passate in ufficio, Tim lavora con passione. È socio di un autorevole studio legale di Manhattan, e ciò che fa è importante per i colleghi e per se stesso. A casa, quando la figlia Becka si nasconde dietro la sua chitarra, con i capelli da rasta e un corpo che non ha ancora superato le rotondità paffute dell'infanzia, Tim riesce sempre a donarle le bugie oneste di un padre, convinto che la figlia sia la ragazza più bella del mondo. Tim ama sua moglie, la propria famiglia, il lavoro, la sua casa. Ma un giorno Tim si alza ed esce. Esce dalla casa, dalla famiglia, dall'ufficio, dalla calda dimora degli affetti, dell'amore, della sicurezza. Esce e inizia a camminare. Per non fermarsi mai più. La sua è una malattia che lo spinge a mettersi in marcia senza potersi arrestare, perdendosi nei meandri della città, nelle periferie, nei sobborghi, nelle strade di campagna. Fino a quando, senza forze, come in trance, crolla e si addormenta. Per ritrovarsi privo di memoria in un luogo sconosciuto, e chiamare e implorare la moglie perché lo venga a recuperare. È una malattia senza nome, insinuante, che non lascia scampo.
La sua fuga , le sue camminate , il rapporto con la moglie e la figlia e poi anche la moglie avrà una situazione strana . All’ inizio scorre ma poi si arena , si ingarbuglia ,. Voto 6


domenica 5 giugno 2011

E ORA



E ORA HO VOGLIA DI LASCIARE VAGARE I PENSIERI , IMMERGERMI NEL SILENZIO INTORNO E GUARDARE IN ME STESSA

LA REGOLA DEL BUIO



 
John Waters è uno stimato professionista e padre di famiglia. La sua relazione con Lily, da cui è nata Annelise, non è certo più la stessa di quindici anni prima - specie fra le lenzuola - e con il socio Cole non mancano piccoli attriti. Ma John, che ha ormai passato i quaranta, è un uomo soddisfatto. L'incontro con l'affascinante Eve Sumner mette improvvisamente in questione l'apparente equilibrio dei suoi affetti. La donna gli sussurra parole che Waters credeva di aver dimenticato, riportando in vita un passato ormai lontano. Vent'anni prima, John aveva avuto un'intensa relazione con Mallory Candler: passionale, sensuale, ma psichicamente disturbata. John l'aveva infine lasciata, ben prima della sua tragica e violenta fine per mano di un maniaco. Ma com'è possibile che Eve conosca dettagli che solo Mallory e lui condividevano? E come può essere che Eve dica di essere Mallory? Prima che Waters riesca a dare risposta alle sue domande, si ritrova accusato di un brutale omicidio, che non ricorda di avere commesso...
Irreale come storia , molto irreale , un piccolo riferimento al libro precedente , cioè Un gioco quieto , il cui protagonista è presente anche in questo , anche se come immagine laterale.  Una storia troppo irreale .. voto 6

giovedì 2 giugno 2011

L' UNICO FIGLIO

ANNE HOLT

In un gelido e ostinatamente plumbeo febbraio norvegese, l'arrivo di un ragazzino in un orfanotrofio alle porte di Oslo è causa di grande scompiglio. Il dodicenne Olav infatti, sottratto alla patria potestà, pare infinitamente più adulto e cattivo degli altri compagni, e tutti i tentativi di pacificarlo sembrano fallire. Quando Agnes Vestavik, la direttrice dell'orfanotrofio, viene trovata nel suo ufficio, uccisa con un coltello da cucina, e Olav è scomparso, probabilmente dopo aver assistito al delitto, Hanne Wilhelmsen, appena nominata soprintendente di polizia, decide di occuparsi del caso. Cosa che la porterà a scendere per le strade di Oslo, tra il peggior degrado ma anche nell'umanità più dolorosamente viva.
Un libro in cui traspare il rapporto tra madre e figlio , che si intervalla con il giallo ..
Alla fine del libro ti resta il dubbio sull’ assassino . Un libro lento molto lento. Voto 6