sabato 30 aprile 2011

UN COLPO DI VENTO


FERDINAND VON SCHIRACH
Cosa spinge uno stimato e irreprensibile medico di paese ad ammazzare la moglie a colpi d'ascia dopo quarant'anni di matrimonio? E come si può consumare un delitto tanto efferato in un'atmosfera di calma apparente? Muove da qui il racconto di Ferdinand von Schirach, da situazioni di normalità in cui un colpo di vento può scatenare una follia criminale. Dalla sua posizione privilegiata di avvocato penalista, l'autore osserva quotidianamente gli orrori e le violenze della vita di tutti i giorni. Spacciatori, prostitute, skinhead, ma anche famiglie aristocratiche, ricchi uomini d'affari e insospettabili guardiani di museo diventano così i protagonisti di vicende semplicemente inspiegabili dalla ragione. L'avvocato von Schirach rivela un eccezionale talento narrativo: entrando in punta di piedi nelle vicende che racconta, riesce a mostrarcele sotto una nuova luce, invitandoci a rivedere i pregiudizi sui criminali e sulle cause delle loro azioni, e a riflettere sul labile confine fra il bene e il male.
LIBRO FATTO DI RACCONTI ALCUNI UN PO' NOIOSI MA COMUNQUE NON MALE
VOTO 7

mercoledì 27 aprile 2011

NON E' UN GIOCO



SOPHIE HANNAH
Incipit Negli anni in cui il suo soprannome era guaio , Zee aveva l’ abitudine di rubare barche . Il padre non ne aveva il minimo sospetto e le lasciava la massima libertà in quei primi tempi dopo la morte della madre . E poi era sempre occupato a impersonare il ruolo del pirata , un passatempo eccentrico per un uomo che aveva trascorso la vita a studiare letteratura


Londra. Sembra solo un gioco tra innamorati: "Raccontami la cosa più brutta che hai fatto". Stesa sul letto accanto a Aidan, il suo nuovo fidanzato, Ruth esita. Sa cosa significa sbagliare ed essere puniti per questo. Il suo passato nasconde un errore inconfessabile, che l'ha quasi distrutta. Ma ora è pronta a ricominciare, è convinta che Aidan sia l'uomo della sua vita. Ma la confessione del ragazzo è come un fulmine a ciel sereno. Ha ucciso una donna, tanti anni prima. Si chiamava Mary Trelease. Ruth è senza parole. L'idea che Aidan abbia potuto uccidere qualcuno la terrorizza, certo. Eppure c'è qualcosa che la sconvolge ancora di più. Perché lei conosce benissimo Mary Trelease. E Mary Trelease è viva e vegeta. Aidan sta mentendo oppure la sua mente gli sta giocando un brutto scherzo? Solo la polizia può scoprirlo. A occuparsi del caso è Charlotte Zailer, detta Charlie, sergente della polizia locale. La donna non ha dubbi: la versione di Ruth è piena di incongruenze, come anche quella di Aidan. I due fidanzati nascondono segreti atroci e oscuri, segreti che forse dovrebbero rimanere sepolti. Ma adesso è troppo tardi. E quando la violenza erompe di nuovo, Charlie capisce che non c'è alternativa, bisogna partire dall'inizio, dalle origini di quel gioco troppo pericoloso che ha portato a un incubo peggiore della morte. Per arrivare poi alla fine e chiarire il tutto.
Non l’ ho trovato molto scorrevole , un po’ noioso , solo verso la fine la storia ha preso la rincorsa , un finale insospettabile .. ma il libro mi ha deluso ..
Voto 6

mercoledì 20 aprile 2011

LA RAGAZZA CHE RUBAVA LE STELLE

BRUNONIA BARRY

È notte e il silenzio avvolge la baia di Salem. Zee Finch è ferma sul molo e fissa il mare. Il tempo pare essersi fermato. Aveva tredici anni e la notte usciva di nascosto in mare aperto su barche rubate, ma trovava sempre la strada di casa grazie alle stelle. Eppure, un giorno, aveva perso quella rotta, e aveva giurato a sé stessa di non percorrerla più. Perché quel giorno sua madre si era suicidata, all'improvviso. Zee era fuggita da tutto e da tutti, dedicandosi agli studi in psicologia. Sono passati quindici anni da allora. Ma adesso è venuto il momento di ripercorrere quella rotta perduta. Il suicidio di Lilly Braedon, una delle pazienti più difficili di Zee, che ora fa la psicoterapeuta, la costringe a fare ritorno. Le analogie fra il caso della donna e quello della madre sono troppe. Zee è sconvolta, ma non ha altra scelta: l'unico modo per fare luce sulla morte di Lilly è capire la verità sul suo passato irrisolto. Zee non si può fidare di nessuno. Forse nemmeno di suo padre, ormai un uomo vecchio e malato. Non le resta che fare affidamento su sé stessa, rimettere tutto in discussione. Ma deve fare in fretta. Perché una nuova spirale di violenza rischia di rendere ogni sforzo vano. La verità corre su un'unica strada, che Zee ha dimenticato per troppo tempo ma che, se troverà il coraggio di ripercorrerla, la porterà a casa. Qui potrà finalmente realizzarsi il destino che le spetta.
Un libro può iniziare bena e raramente decadere a metà , come questo ..

domenica 17 aprile 2011

L' INVENTORE DI SOGNI

Ian McEwan
Un libro molto breve , nella ultima pagina è scritto dai 11 anni , divertente , piacevole e veloce da leggere ( poco più di 100 pag ) .
Quando Peter Fortune aveva dieci anni, i grandi dicevano che era un bambino difficile. Lui però non capiva in che senso. Non si sentiva per niente difficile. Non scaraventava le bottiglie del latte contro il muro del giardino, non si rovesciava in testa il ketchup facendo finta che fosse sangue, e neppure se la prendeva con le caviglie di sua nonna quando giocava con la spada, anche se ogni tanto aveva pensato di farlo. Mangiava di tutto tranne, s'intende, il pesce, le uova, il formaggio e tutte le verdure eccetto le patate. Non era più rumoroso, più sporco o più stupido degli altri bambini. Aveva un nome facile da dire e da scrivere e una faccia pallida e lentigginosa, facile da ricordare. Andava tutti i giorni a scuola come gli altri e senza fare poi tante storie. Tormentava sua sorella non più di quanto lei tormentasse lui. Nessun poliziotto era mai venuto a casa per arrestarlo. Nessun dottore in camice bianco aveva mai proposto di farlo internare in un manicomio. Gli pareva, tutto sommato, di essere un tipo piuttosto facile. Che cosa c'era in lui di cosi complicato? Età di lettura: da 11 anni

sabato 16 aprile 2011

NEL MARE CI SONO I COCCODRILLI

FABIO GEDA
INCIPIT Il fatto , ecco , il fatto è che non me l’ aspettavo che lei andasse via davvero
Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio. Ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo. Da questo tragico atto di amore hanno inizio la prematura vita adulta di Enaiatollah Akbari e l'incredibile viaggio che lo porterà in Italia passando per l'Iran, la Turchia e la Grecia. Un'odissea che lo ha messo in contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini, e che, nonostante tutto, non è riuscita a fargli perdere l'ironia né a cancellargli dal volto il suo formidabile sorriso. Enaiatollah ha infine trovato un posto dove fermarsi e avere la sua età. Questa è la sua storia
Una storia vera molto attuale

NINA DEI LUPI

ALESSANDRO BERTANTE
Il cielo muta di colore. Ogni mattina macchie viola e rossastre solcano le nubi delle montagne Occidentali, alimentando timori e affanni nei sopravvissuti. Trascorsi tre anni dalla Sciagura, nel piccolo borgo di Piedimulo, una comunità di contadini vive nascosta, protetta dai grandi massi di una frana. Oltre il villaggio c'è il ruscello e oltre ancora ci sono i lupi. Scampata dalla metropoli in fiamme, Nina ha dodici anni. Persi madre e padre durante gli anni della ferocia, ora vive con i nonni a Piedimulo. Ma la ragazzina riconosce i segnali nel cielo e sa che un oscuro nemico sta bussando di nuovo alle porte. Affiancata da personaggi leggendari, Nina sarà costretta a crescere in fretta, affrontando un appassionante percorso nei miti ancestrali della natura, alla disperata ricerca di una nuova fondazione umana. torna Alessandro Bertante con una storia di terra e ghiaccio, magia e spirito, che regola i conti con la modernità rinnovandone l'immaginario apocalittico. La Nina di cui parla il titolo è una ragazzina di dodici anni rimasta orfana: una sanguinosa battaglia le ha portato via i genitori e ha distrutto la città in cui vivevano. Nel presente della narrazione sono passati tre anni dalla Sciagura e Nina vive insieme ai suoi nonni, nascosta in un piccolo borgo isolato dalla civiltà e a diretto contatto con la natura.
Da un lato, in particolare, il borgo è separato dalla civiltà a causa dei massi di una frana che, allo stesso tempo, danno vita a una barriera naturale protettiva; dall’altro lato, invece, s’innalzano le montagne Occidentali, scorrono limpidi ruscelli tra paesaggi incontaminati e panorami mozzafiato. Tutt’intorno i rumori della natura; una natura a volte selvaggia e popolata da animali che intimoriscono gli abitanti di Piedimulo.
Proprio tra le nuvole rossastre che colorano il cielo, Nina sembra scorgere l’arrivo di un pericolo oscuro: vivendo tra i lupi, sarà costretta a crescere velocemente e dopo aver riconquistato il villaggio occupato dai mercenari, sarà lei che porrà le basi per la rinascita della sua comunità.Un libro che mi ricorda un po’ quelli di Mauro Corona. Alcune cose non si capiscono , quale sia la calamità che ha fatto scappare tutti e altro
Voto 6

domenica 10 aprile 2011

IL BAMBINO RUBATO

ABBIE TAYLOR
INCIPIT In cima alle scale un gruppo di adolescenti sedeva contro il muro , le gambe allungate che occupavano quasi interamente il passaggio . Indossavano piumini neri e avevano tutti la stessa espressione : vuota , dura , annoiata

Il peggiore incubo di ogni madre è perdere il proprio bambino. Per Emma Turner la paura diventa realtà: nella metropolitana di Londra, in una drammatica frazione di istante, le porte del treno si chiudono e suo figlio Ritchie rimane sul vagone che si allontana. Come per miracolo, Emma ritrova Ritchie alla stazione successiva, tra le braccia di una premurosa sconosciuta, che si presenta come Antonia e convince Emma, ancora sotto shock, ad andare a bere qualcosa. Poi, nella confusione del bar Emma si sente frastornata, basta un attimo. .. ed ecco che Antonia scompare, e con lei il piccolo Ritchie. La giovane madre ha un mancamento e quando si risveglia è in un letto d'ospedale circondata da poliziotti ai quali racconta l'accaduto. Ma perché la polizia sembra non credere alla sua versione e anzi la accusa implicitamente di aver fatto del male al bambino? Quali torbidi segreti si aspetta che nasconda? In preda all'ansia, Emma si accorge di non avere alcuna prova: come farà a convincerli che suo figlio è stato rapito? Con l'aiuto di un estraneo che ha assistito al dramma, Emma si mette alla ricerca di Ritchie. Inizia così una corsa contro il tempo: si deve ritrovare il bambino, ma bisogna riuscire a dimostrare che la storia di Emma è l'unica verità: ci sono ancora troppi buchi in quell'inquietante mistero, ed è necessario fare tutto il possibile. Anche a costo di rischiare la vita.

Intervallato da frammenti della vita di Emma , potrebbe essere avvincente ma si perde un pò per strada
voto 7
M. R. HALL
INCIPIT . Il primo cadavere che Jenny aveva visto era quello del nonno. Aveva osservato la nonna che , coprendosi la bocca con un fazzoletto , abbassava le palpebre sullo sguardo vuoto del marito , e quando la madre di Jenny le si era avvicinata per darle conforto , lei aveva respinto bruscamente la sua mano tesa.

Quando viene nominata coroner del distretto inglese di Severn Vale , l’ avvocato Jenny Cooper spera di trasferirsi finalmente in un luogo tranquillo dove avrà il tempo per riflettere sulla propria vita e per riprendersi da un divorzio difficile. Ma nell’ ufficio che eredita dal collega Harry Marshall , recentemente scomparso , la donna trova dei documenti relativi a un caso scabroso che sembra essere stato insabbiato , Possibile che la triste fine di un quattordicenne trovato morto in un riformatorio e il presunto suicidio di una prostituta adolescente siano collegati ? Il loro tragico destino ha forse a che vedere con quello del defunto Harry Marshall? I sospetti di Jenny si fanno sempre più incalzanti , Perché il suo predecessore si è comportato in modo così anomalo prima di morire? Quale crimine ha tentato di portare alla luce? Che cosa gli ha fatto cambiare idea? Alle prese con qualcuno che agisce nell’ ombra per occultare la verità e ostacolarla nel suo incarico , Jenny si imbarca in una solitaria e pericolosa crociata in difesa della giustizia

non mi ha entusiasmato mmolto come libro ..  lento stancante . tema giudiziario soprattutto

sabato 9 aprile 2011

LIBRI CANDIDATI AL PREMIO STREGA

L’energia del vuoto di Bruno Arpaia (Guanda)
Malabar di Gino Battaglia (Guida)
Nina dei lupi di Alessandro Bertante (Marsilio)
La scoperta del mondo di Luciana Castellina (nottetempo)
Ternitti di Mario Desiati (Mondadori)
Settanta acrilico trenta lana di Viola Di Grado (e/o)
Mia madre è un fiume di Donatella Di Pietrantonio (Elliot)
Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda (B.C.Dalai editore)
l confessore di Cavour di Lorenzo Greco (Manni)
Lo show della farfalla di Franco Matteucci (Newton Compton)
Storia della mia gente di Edoardo Nesi (Bompiani)
La città di Adamo di Giorgio Nisini (Fazi)
Francesco è pronto (e sposerà Tina Turner) di Gerardo Pepe (Il Papavero)
Aspetta primavera, Lucky di Flavio Santi (Socrates)
A cosa servono gli amori infelici di Gilberto Severini (Playground)
Emily e le altre di Gabriella Sica (Cooper)
La calligrafia come arte della guerra di Andrea Tarabbia (Transeuropa)
La vita accanto di Mariapia Veladiano (Einaudi)
Mangia la zuppa, amore di Boris Virani (Il Foglio)

DI QUESTI HO LETTO SOLO LA VITA ACCANTO DI MARIAPIA VELADIANO . Prossimamente leggerò quello di GEDA  e ho prenotato NINA DEI LUPI ..

venerdì 8 aprile 2011



Quando il dottor Chauvin , apprezzato medico di famiglia si toglie la vita in
circostanze misteriose , sua figlia Avery , affermata giornalista con un innato talento investigativo , torna nella placida cittadina della Lousiana che ha lasciato molti anni prima. Cypress Springs è rimasta immutata nel tempo . Le strade sono linde , le case ordinate , gli abitanti sorridenti , gentili , appagati : un autentico idillio americano , Ma Avery si rende conto che , dietro l’ apparenza paradisiaca , la città maschera un terribile segreto . Cypress Springs è controllata da un’ occulta rete di vigilanti che intendono mantenere l’ ordine e il rigore morale a qualunque costo e con qualunque mezzo. Avery non riesce a credere al suicidio del padre , Come sono collegate le sparizioni e le morti che si succedono dal suo arrivo ? E che cosa spera di trovare Gwen Lancaster , la straniera guardata con sospetto da tutti gli abitanti , venuta a indagare sulla scomparsa del fratello? Mentre i dubbi si infittiscono , in un crescendo che coinvolge anche la polizia , le due donne inseguono con ostinazione ogni traccia , contro un nemico invisibile che diviene ogni giorno più feroce. Continue morti e nel finale una corsa contro il tempo fino alla scoperta dei chi sono i 7 e soprattutto il GIUDICE .
Non male come libro , con finale a sorpresa
Voto9

mercoledì 6 aprile 2011

UNA PROVA SCHIACCIANTE


Kellerman Jonathan

INCIPIT Era un lavoro inesistente , ma Doyle veniva pagato . Non avrebbe mai capito perché qualcuno fosse disposto a scucire quindici dollari l’ ora , per tre ore al giorno , cinque volte alla settimana , per sorvegliare lo scheletro disabitato di un’ enorme casa appartenente a un ricco idiota .

Doyle Bryczinski viene pagato quindici dollari l’ ora per sorvegliare , senza troppo impegno , un cantiere fatiscente in uno dei quartieri più esclusivi di Los Angeles, Lo ritiene un lavoro monotono e inutile , finchè durante una ronda non si imbatte nei corpi senza vita di due persone , forse due amanti . A indagare sul duplice omicidio è ancora una volta il tenente Milo Sturgis , coadiuvato dal consulente psicologo Alex Delaware , e la pista su cui i due si muovono sembra portare a una vendetta di matrice ecoterrorista , nella quale trovano spazio anche i segreti dell’ architettura ecosostenibile., le tradizioni e i rituali sacri degli abitanti dello Sranil , un ricchissimo paese asiatico pronto a investire un’ enorme quantità di denaro negli Stati Uniti.. e la gelatina vegana , un composto molto più inquietante e pericoloso di una ricetta culinaria priva di derivati animali.. Destreggiandosi in un labirinto di indizi costruito a regola d’ arte , il tenente Sturgis insegue una verità scomoda che rischia di far saltare delicati e precari equilibri di potere e risolve con successo un caso complicatissimo ..



domenica 3 aprile 2011

MADRE TERRA - Tazenda

abbandonare un libro

Capita iniziare un libro e poi .. abbandonarlo , quante volte capita ...

xy

VERONESI

L'ho detto ai carabinieri, l'ho detto al Procuratore, l'ho detto a tutti quelli che mi hanno chiesto "cosa avete visto?": l'albero, abbiamo visto, l'albero ghiacciato. E stata la prima cosa che abbiamo visto, appena arrivati al bosco - e anche dopo, quando abbiamo visto il resto, è rimasto l'unica cosa intera che abbiamo visto. L'albero. Era lì, al suo posto, all'imboccatura del bosco, cristallizzato come sempre nel suo cappotto di ghiaccio, la cui trasparenza era offuscata dalla neve fresca - ma era rosso. Era rosso, sì, come se Beppe Formento, nell'atto di ghiacciarlo, avesse messo dello sciroppo di amarena nel cannone. In quel bianco fatale era l'unica cosa che mantenesse una forma, e sembrava - non esagero - acceso, pulsante di quell'intima luce aurorale che ancora oggi mi ritrovo a sognare. Sogno quella trasparenza rossa, sì, ancora oggi, e la sogno senza più l'albero, ormai, senza nemmeno più la forma dell'albero: sogno quel colore e nient'altro. Un tramonto imprigionato in un cielo di gelatina, un sipario di quarzo rosso che cala sul mio sonno, un'immensa caramella Charms che si mangia il mondo, ho continuato a sognare quella trasparenza rossa e continuo a farlo, perché è ciò che abbiamo visto, quando siamo arrivati al bosco. Cosa avete visto? Abbiamo visto l'albero ghiacciato intriso di sangue. Un attacco pascoliano: un cavallo ritorna trainando ansimante e spaventato una slitta vuota. È successo qualcosa, ma cosa?
Una donna si sveglia in un lago di sangue e non capisce perché si sia riaperta una cicatrice di quindici anni prima. È successo qualcosa, ma cosa? Un albero avvolto in un cappotto di ghiaccio nel freddo invernale, trasparente ma rosso come "un'immensa caramella Charms". È successo qualcosa, ma cosa? I morti sono dieci (o undici?), i resti sparsi avvolti e coperti dalla neve, otto adulti e due bambini più una cavalla e un cane. Dunque è avvenuta una strage, ma come? perché? a opera di chi? e in questo cosa c'entra la dottoressa che si è fatta ricucire un dito ferito?
È un angoscioso crescendo di fatti, di impressioni, di tragedia, di angoscia, di impotenza, di delirio - narrato con la voce parallela della dottoressa (Giovanna Gassion, omonima di Édith Piaf) e di uno dei primi a essere accorsi sul luogo del massacro, il parroco -, questo affascinante romanzo di Sandro Veronesi, che ben si presta a quel lavoro di indagine in rete che è stato composto dalla casa editrice e dall'autore sul sito del libro dedicato.
Ambientata in Trentino nel piccolo villaggio di Borgo San Giuda (un nome non privo di implicazioni) la vicenda diventa via via sempre più paradossale e spaventosa e prende una deriva allucinatoria quando si scopre che i passeggeri della slitta morti sono tali per eventi totalmente differenti fra loro e, ancor più incredibile, alcuni per motivi del tutto naturali, apparentemente persino in giorni differenti.
Se il Male non è comprensibile si può mascherare con una spiegazione logica. E se il Male si trova fuori ma anche dentro di noi il pericolo è lo sgretolamento delle certezze e una paura indefinita e spaventosa senza scampo. XY insieme sono i cromosomi maschili, ma rappresentano anche la donna (X) e l'uomo (Y). In questo caso sembrano anche voler sottolineare le due versioni, quella scientifica-psicologica e quella spirituale-religiosa di una vicenda di per sé inspiegabile che trascina in un turbine mediatico e in un vortice verso la follia i pochi abitanti di San Giuda.
 NON L' HO CAPITO IL FINALE .. STRANO LIBRO

L' ORA DEL Tè

Alexander mcccall smith

Precious Ramotswe, titolare della prima agenzia investigativa femminile del Botswana, è abituata da sempre alle stranezze del comportamento umano, nonché a muoversi in ambienti ben diversi da quelli in cui conduce la propria paciosa esistenza. In questo nuovo episodio, però, deve scendere su un terreno per lei davvero ostico: un campo da calcio. Il gioco che trasforma gli uomini in eterni bambini le è del tutto sconosciuto e mai avrebbe immaginato di seguire una partita allo stadio. Eppure il nuovo caso che ha accettato la spinge a investigare su una strana serie di sconfitte subite da una squadra favorita sulla carta: i Falchi del Kalahari. Immersa nelle indagini, trova comunque il tempo per consolare la sua sempre leale assistente: quella signorina Makutsi con i grandi occhiali e la pelle difficile che ora vede insidiato il futuro matrimonio con il facoltoso proprietario del mobilificio Double Comfort. Il suo ingenuo fidanzato ha assunto nientemeno che la perfida rubamariti Violet Sephotho, avvenente venditrice di letti nonché millantatrice di voti alti alla Scuola per segretarie. Tra tanti crucci, per fortuna c'è il tè. La signora Ramotswe si accomoda su una sedia, ne porge o ne accetta una tazza e comincia a esercitare la dote che più le si confà: quella dell'ascolto. Leggendo tra le righe, in una frase sussurrata a mezza voce, o nell'osservazione casuale di un bambino, trova il bandolo della matassa e fa sì che la pace torni di nuovo in Tlokweng Road, rinfrancante come la stagione delle piogge. Mi divertono questi gialli sono leggeri da leggere e ti calmano . carini , divertenti
 

LA VITA ACCANTO


MARIAPIA VELADIANO

INCIPIT Una donna brutta non ha a disposizione nessun punto di vista superiore da cui poter raccontare la propria storia. Non c’è prospettiva di insieme. Non c’è oggettività….

Rebecca è nata irreparabilmente brutta. Sua madre l'ha rifiutata dopo il parto, suo padre è un inetto. A prendersi cura di lei, la zia Erminia, il cui affetto però nasconde qualcosa di terribile, e la tata Maddalena, affettuosa e piangente. Ma Rebecca ha mani bellissime e talento per il piano. Grazie all'anziana signora De Lellis, Rebecca recupera un rapporto con la complessa figura della madre, scoprendo i meccanismi perversi della sua famiglia. E nella musica trova un suo modo singolare di riscatto, una vita forse possibile. La Veladiano racconta senza sconti l'ipocrisia, l'intolleranza, la crudeltà della natura, la prevaricazione degli uomini sulle donne, l'incapacità di accettare e di accettarsi, la potenza delle passioni e del talento.

Un libro che ha molti spunti di riflessione sulla vita , un libro che non si può catalogare come genere , una storia che ti prende fino alla fine e solo a quel punto si rivela tutto .

Voto 9







IL PROFUMO DELLE FOGLIE DI LIMONE

CLARA SANCHEZ
Spagna, Costa Blanca. Il sole è ancora molto caldo nonostante sia già settembre inoltrato. Per le strade non c'è nessuno, e l'aria è pervasa da un intenso profumo di limoni che arriva fino al mare. È qui che Sandra, trentenne in crisi, ha cercato rifugio: non ha un lavoro, è in rotta con i genitori, è incinta di un uomo che non è sicura di amare. È confusa e si sente sola, ed è alla disperata ricerca di una bussola per la sua vita. Fino al giorno in cui non incontra occhi comprensivi e gentili: si tratta di Fredrik e Karin Christensen, una coppia di amabili vecchietti. Sono come i nonni che non ha mai avuto. Momento dopo momento, le regalano una tenera amicizia, le presentano persone affascinanti, come Alberto, e la accolgo nella grande villa circondata da splendidi fiori. Un paradiso. Ma in realtà si tratta dell'inferno. Perché Fredrik e Karin sono criminali nazisti. Si sono distinti per la loro ferocia e ora, dietro il loro sguardo pacifico, covano il sogno di ricominciare. Lo sa bene Julian, scampato al campo di concentramento di Mathausen, che da giorni segue i loro movimenti passo dopo passo. Ora, forse, può smascherarli e Sandra è l'unica in grado di aiutarlo. Non è facile convincerla della verità. Eppure, dopo un primo momento di incredulità, la donna comincia a guardarli con occhi diversi. Adesso Sandra l'ha capito: lei e il suo piccolo rischiano molto. Ma non importa. Perché tutti devono sapere. Perché ciò che è successo non cada nell'oblio.
Mi ha preso questo libro , non riuscivo a smettere di leggerlo .
Voto 10
Mi ha sorpreso , in genere gli spagnoli calcano molto sulla loro storia , le guerre civili e altro , A me questo libro è piaciuto nonostante èpareri discordanti , solo il finale mi ha un pò lasciata interdetta

LA FINE DEL MONDO STORTO


MAURO CORONA

Un giorno il mondo si sveglia e scopre che sono finiti il petrolio, il carbone e l'energia elettrica. È pieno inverno, soffia un vento ghiacciato e i denti aguzzi del freddo mordono alle caviglie. Gli uomini si guardano l'un l'altro. E ora come faranno? La stagione gelida avanza e non ci sono termosifoni a scaldare, il cibo scarseggia, non c'è nemmeno più luce a illuminare le notti. Le città sono diventate un deserto silenzioso, senza traffico e senza gli schiamazzi e la musica dei locali. Rapidamente gli uomini capiscono che se vogliono arrivare alla fine di quell'inverno di fame e paura, devono guardare indietro, tornare alla sapienza dei nonni che ancora erano in grado di fare le cose con le mani e ascoltavano la natura per cogliere i suoi insegnamenti. Così, mentre un tempo duro e infame si abbatte sul mondo intero e i più deboli iniziano a cadere, quelli che resistono imparano ad accendere fuochi, cacciare gli animali, riconoscere le erbe che nutrono e quelle che guariscono. Resi uguali dalla difficoltà estrema, gli uomini si incammineranno verso la possibilità di un futuro più giusto e pacifico, che arriverà insieme alla tanto attesa primavera. Ma il destino del mondo è incerto, consegnato nelle mani incaute dell'uomo... Mauro Corona ancora una volta stupisce costruendo un romanzo imprevedibile. Un racconto che spaventa, insegna ed emoziona, ma soprattutto lascia senza fiato per la sua implacabile e accorata denuncia di un futuro che ci aspetta.


MALASTAGIONE

GUCCINI-MACCHIAVELLI
Nel bosco di castagni che domina Casedisopra, minuscolo paese dell'Appennino tosco-emiliano, se ne sta appostato in attesa della preda il vecchio Adùmas, montanaro con un nome da romanzo (il padre, appassionato dei Tre moschettieri, lo ha chiamato come l'autore, un certo A. Dumas...). Non è un bracconiere di professione, Adùmas, ma ogni tanto prende la doppietta e va nel bosco. È il brùzzico, il crepuscolo, e Adùmas ha appena bevuto qualche sorso di grappa, giusto per ingannare l'attesa, quando poco lontano spunta una bestia come non ne ha mai viste e come nessuno ne vedrà più. Il dito gli si congela sul grilletto e in un attimo la bestia fugge via. Non c'è grappa o crepuscolo che tenga: davanti ai suoi occhi è appena comparso un cinghiale con un piede umano tra le fauci. I paesani, convinti che il vecchio abbia alzato troppo il gomito, sono subito pronti a schernirlo... Tutti, tranne Marco Gherardini, detto Poiana, ispettore della Forestale che nonostante la sua giovane età sa bene quanti segreti possa nascondere la terra scura sotto i castagni. E poiché anche un Forestale può occuparsi di delitti, quando il crimine si fa largo nei suoi territori, Poiana comincia subito a indagare attorno al caso del cadavere privo di un piede che forse giace in mezzo al bosco. Ma gli tocca scoprire subito che le relazioni e gli affari tra i notabili del luogo creano un groviglio di interessi più pericoloso e inestricabile di un roveto.
 L' ho trovato poco scorrevole un pò confuso , c'è di meglio nei loro libri precedenti