sabato 9 luglio 2011

LA CASA DEI FIORI

Pearl S. Buck






Laura e Christopher Winters sono una coppia felicemente sposata . Malgrado non abbiano e non possano avere bambini, la loro unione è salda , fondata su una devozione e rispetto reciproci . Laura ammira il marito, un abile uomo politico , ricco di ideali , candidato al ruolo di governatore del suo stato e probabile futuro presidente degli Stati Uniti. Lui a sua volta vede in Laura la compagna ideale della sua vita: intelligente, affascinante e innamorata.


Ma la loro felicità rischia di interrompersi bruscamente. Dalla Corea giunge a Christopher una lettera che risolleva i veli di un passato creduto sepolto . Christopher vede emergere davanti a sé l’ immagine di un figlio avuto , durante la guerra in Corea, da Sunia , una ragazza asiatica con cui aveva imbastito una relazione . L’esistenza di questo ragazzo è un dramma per i due coniugi . Cosa deve fare una giovane donna innamorata ,quando viene a sapere che il marito ha avuto un figlio da un’ altra donna, mentre era già sposato con lei? Per Christopher è ancora più complesso :che fare di questo figlio che minaccia di far naufragare la felicità coniugale e tutte le sue ambiziose aspirazioni?


Come sempre Pearl Buck risolve con intuizione psicologica i conflitti dei suoi personaggi ,fra i quali spicca quello di Kim Christopher , uno dei tanti figli di guerra con i suoi sconforti ,le sue gioie infantili ,il suo bisogno d’ amore.






PEARL S. BUCK è nata in Virginia nel 1892 ,da genitori missionari nelle regioni interne della Cina. Della loro vita ne ha parlato nel romanzo L’esilio e ne L’angelo guerriero .Venne educata a Chin-Kian e completò la sua educazione in Inghilterra e in America . Sposatasi con un missionario americano , si trasferì nella Cina settentrionale dove ebbe modo di conoscere a fondo l’ anima cinese. Nel 1927 dovette fuggire da Nanchino e riuscì a stento a salvarsi travolta dalla furia delle truppe nazionali . Il suo capolavoro La buona terra , premio Pulitzer, fu scritto in soli tre mesi nel 1930 e tradotto in venti lingue. Nel 1938 ha ottenuto il Premio Nobel per la letteratura


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